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Uno dei momenti più suggestivi per visitare Enna è sicuramente la Settimana Santa, i cui riti risalgono alla dominazione spagnola del XV-XVII sec.
In questa settimana, la città è invasa da migliaia di turisti, incantati dai riti ricchi di storia e passione, durante la quale è possibile ammirare le meravigliose chiese e gli spettacolari scorci di cui è ricca Enna.
I riti della della Settimana Santa ennese sono veramente emozionanti; hanno inizio la Domenica delle Palme, con la rappresentazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme; lo stesso pomeriggio fino a Mercoledi Santo, le varie confraternite partono ognuna dalla propria Chiesa di appartenenza e si dirigono verso il Duomo per l’ “ora” di adorazione; per questo motivo anche le processioni dei confrati sono chiamate dalla popolazione ennese “ore” (ure) perchè ogni confraternita sfila a distanza di un’ora dall’altra.
si ha la lavanda dei piedi di Gesù e la visita ai sepolcri.
Il giorno più emozionante e carico di passione, è quello del Venerdi Santo durante il quale cui tutte le confraternite partecipano assieme al corteo funebre di Gesù, che percorre le principali vie del centro.
L’atmosfera è veramente suggestiva, ben oltre duemila confrati, disposti su due file sfilano davanti i fedeli e visitatori arrivati da ogni parte del mondo, e, con passo lento, in religioso silenzio portano in mano croci, fiaccole e un vassoio con i simboli della passione di Cristo, e precedono le “vare ”dell’Addolorata e l’Urna del Cristo morto.
Venerdi Santo
Infine, la processione arriva nei pressi del cimitero per ricevere la benedizione, subito dopo ritorna fino al Duomo; le fiaccole ora vengono accese dando alla rappresentazione maggiore solennità.
La Settimana Santa si conclude il giorno di Pasqua con la processione della Pace, con l’incontro al Duomo della statua della Madonna e del Cristo risorto.
Caratteristico è il vestiario dei confrati, gli “incappucciati” formato da una lunga tunica bianca legata ai fianchi da un cordone, una mantellina colorata secondo la chiesa di appartenenza, il cappuccio sul viso che lascia intravedere solo gli occhi, una coroncina per simbolizzare la corona di spine di Gesù, i guanti bianchi e pantaloni e scarpe color nero.
Lo sai che Andrea Camilleri ha parlato spesso di Enna e soprattutto della Settimana Santa?
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