Se avete voglia di fare un salto indietro nel tempo e provare a sentirvi un po’ come dei gran signori in Italia esiste un capolavoro artistico di prestigio e bellezza alla pari della Reggia di Versailles. Sono tantissimi coloro che decidono infatti di visitare la Reggia di Caserta, voluta dal Re di Napoli Carlo di Borbone nel XVIII secolo.
Sommario
Un po di Storia
La Reggia di Caserta è la residenza reale più grande al mondo, voluta nel 1750 da Carlo di Borbone che decise di rendere questo luogo la sede del suo nuovo regno di Napoli, svincolato dal potere spagnolo. Il cinquecentesco palazzo degli Acquaviva divenne quindi il luogo deciso dal Re per la sua nuova dimora. La costruzione ebbe inizio con la posa della prima pietra il 20 gennaio 1752 e procedette fino al 1759, quando Carlo di Borbone dovette raggiungere Madrid alla morte del Re di Spagna. I lavori della Reggia proseguirono anche dopo la morte di Luigi Vanvitelli, nel 1773 quando il figlio Carlo insieme ad altri architetti della scuola di Luigi portarono a termine il lungo lavoro per un totale di 50 anni di costruzione.
Cosa vedere alla Reggia di Caserta
Il complesso monumentale di interni ed esterni è stato realizzato da Luigi Vanvitelli, aveva l’obiettivo di stare al passo con le residenze reali delle grandi Capitali europee. Il Palazzo Reale si estende per ben 47 metri quadrati e ha un’altezza totale di 5 piani, compresa la Cappella Palatina. Alle spalle di questo maestoso palazzo si apre il Parco Reale e la Via dell’Acqua che ospita numerosissime fontane dalla bellezza assoluta. Il tutto racchiuso a pochi chilometri da Napoli in una splendida regione che è la Campania e che rappresenta un Patrimonio dell’umanità Unesco di straordinario valore.
Palazzo Reale
Il Palazzo del Re è quanto di più prezioso possa esserci: il palazzo comprende ben 1200 stanze e, sebbene sia solo una parte della Reggia, è davvero piuttosto grande e imponente. Lo scalone d’onore accoglie tutti i visitatori conducendoli al vestibolo, agli appartamenti reali e alla Cappella Palatina.
Le stanze
Non preoccupatevi, le stanze più belle e visitabili sono circa 30, ciascuna delle quali con delle particolarità e decorazioni uniche e suggestive. La prima è la stanza degli Alabardieri che avevano il compito di garantire la sicurezza del palazzo, mentre poi si prosegue all’interno verso le camere private dei Borbone. Qui troverete la Sala del Trono e quella delle Guardie, la Sala di Alessandro e la Sala di Marte, per terminare con le camere private. Tutti questi ambienti si apriranno uno dopo l’altro lasciandovi davvero a bocca aperta. Lo splendore delle decorazioni è difficile da descrivere così come la quantità di particolari da notare con ammirazione: la biblioteca privata del Re, le scale in marmo di Carrara e le statue dei fieri leoni alla fine della scalinata, nonché gli appartamenti che esprimono nel design degli interni la magnificenza dell’arte settecentesca e ottocentesca al suo meglio.
Il teatro
E per finire è possibile vedere il Teatro di Corte, su ispirazione del teatro San Carlo di Napoli. Il Teatro venne realizzato da Luigi Vanvitelli con l’eventualità di aprirsi sul Parco Reale in caso di necessità scenica. Un vero capolavoro.
I giardini della Reggia di Caserta
Quello che però più di tutto colpisce della Reggia di Caserta è sicuramente il panorama esterno e l’immenso giardino solcato dalla Via dell’Acqua e dalle splendide statue in marmo. Il Parco Reale combina la tradizione del giardino rinascimentale italiano, esempio massimo il Giardino di Boboli a Firenze, con le soluzioni introdotte dalla Reggia di Versailles. Quello della Reggia di Caserta è uno dei parchi più belli d’Europa e anch’esso riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità Unesco. Si può visitare tranquillamente a piedi, muniti di mappa all’ingresso, oppure affittare delle biciclette. Sono disponibili anche dei mini pullman che percorrono tutto il parco per chi lo desidera.
Giardini all’italiana
La prima parte del Parco che si potrà visitare è appunto detta anche giardino all’italiana, per la chiara ispirazione ai giardini di origine rinascimentale. La lunghezza totale del parco è di 3 chilometri per 120 ettari di terreno tra cui fontane, laghetti, statue e boschi. Il percorso del giardino è stato pensato come ascendente dal suolo alla fonte dell’acqua. Per prima cosa si entra in un piccolo boschetto in cui si trova una fortezza chiamata Castelluccia, con tanto di ponte levatoio e fossato. Questo luogo era adibito alle esercitazioni delle campagne navali del giovane Ferdinando IV che aveva degli appositi modellini, e poi venne utilizzato come casa per le scampagnate. Il boschetto nasconde sia la fortezza che bellissimi spiazzi in cui si trovano delle bellissime statue di marmo ricoperte di muschio che creano una sensazione di mistero e benessere. La caratteristica fondamentale dei giardini all’italiana sono però le Fontane, che attirano ancora oggi migliaia di turisti.
Giardini all’inglese
I giardini all’inglese si estendono, sempre all’interno del Parco Reale, per 23 ettari. Il progetto di Luigi Vanvitelli ebbe la collaborazione del botanico tedesco John Andreas Graefer, e si venne a realizzare nel 1785 su volere della regina Maria Carolina d’Austria. All’interno di questa sezione del parco si trovano diverse specie provenienti dall’Inghilterra, ma anche dall’America e dall’Olanda. Inoltre, proprio seguendo le caratteristiche dei giardini inglesi, non mancano laghi, grotte, radure, e canali. Sempre in questa parte del Parco Reale è possibile visitare la Serra Borbonica dalla facciata neoclassica, e vedere il Bagno di Venere, un laghetto in cui vi è posta la statua in marmo di Carrara di una bella Venere che crea un effetto sorprendentemente magico e suggestivo.
Le cascate e le bellissime fontane del Parco Reale
A rendere questo parco ancora più meraviglioso vi sono senza alcun dubbio le fontane.
Fontana Margherita o anche detta Fontana del Canestro
è la prima che si incontra salendo nel parco dopo aver visitato il Palazzo Reale. Inserita in un’aiuola circolare, questa fontana si presenta spoglia e poco sfarzosa rispetto alle seguenti, ma comunque è il preludio di bellissime fontane a seguire.
Fontana dei Tre Delfini
questa è sicuramente una delle più famose e ammirate per la sua spettacolarità. Realizzata da Gaetano Salomone, i tre grossi delfini presentano delle sembianze davvero grottesche e dalle loro bocche sgorga l’acqua del fiume che riempie il viale d’acqua. I delfini sembrano più essere dei mostri marini adagiati su una serie di rocce che sembrano imitare gli scogli del mare, mentre dietro la fontana è nascosto un sentiero percorribile con i sedili in cui il re poteva trovare ristoro dal sole.
Fontana di Eolo
dopo la Fontana dei Delfini si arriva a questa gigantesca Fontana larga circa 80 metri. La fontana vuole rappresentare il momento in cui Eolo, dio dei venti, sollecitato dalla stessa Giunone, scatena i venti su Enea e i troiani. Le statue della fontana sono in totale 28 al centro delle quali doveva essere posto il gruppo scultoreo progettato da Vanvitelli di Eolo e Giunone, ma questo non venne mai realizzato. Ancora oggi questa Fontana è in grado di emozionare per la sua imponenza e la straordinaria bellezza.
Fontana di Cerere
La bella Cerere circondata dalle sue ninfe, da draghi e tritoni, amorini e delfini, sostiene il medaglione di Trinacria, ossia la Sicilia, mentre ai lati sono rappresentati, sotto le spoglie di divinità maschili, i fiumi siciliani dell’Anapo e l’Aretusa, la ninfa di Diana trasformata in fonte per sfuggire all’amore di Alfeo.
Fontana di Venere e Adone
questa fontana rappresenta il momento in cui Venere supplica Adone di non andare a caccia per scongiurare il compiersi del suo fatale destino. I cani intorno al bellissimo Adone sono in festa per l’imminente caccia, mentre dietro una roccia si nasconde il fatidico cinghiale che ferirà a morte il giovane.
Fontana di Diana e Atteone
forse la più bella di tutte le fontane, quella che si trova in cima al percorso d’acqua, proprio vicino alle cascate di ben 82 metri. In questo bacino d’acqua sorgono due isolotti di roccia dove Diana, la dea della caccia e dei boschi, non a caso si trova davanti al boschetto di San Silvestro, ed è circondata da bellissime ninfe che si apprestano a gettarsi nell’acqua. Dall’altra parte, Atteone, che ha osato guardare Diana nella sua nudità e che da questa viene punito e trasformato in cervo, sbranato dai suoi stessi cani. Al centro di questi gruppi scultorei magnifici si inserisce la suggestiva cascata, simbolo di vita e purificazione.
Come visitare la Reggia di Caserta?
La Reggia di Caserta è uno spettacolo unico al mondo, insuperabile per bellezza e maestosità, e può essere visitata a piedi oppure si può raggiungere la cascata in autobus al costo di 2 euro e 50 centesimi andata e ritorno. A piedi dal Palazzo Reale alle Fontane si impiega infatti circa un’ora di cammino, ma in questo modo è possibile ammirare giardini e fontane in maniera autonoma. Si può anche scegliere se visitare il solo parco e passare un bellissimo pomeriggio indimenticabile.
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