Napoli è una città metropolitana viva, dinamica, brulicante di arte, storia, cultura, tradizioni, dove gli abitanti sono calorosi e accolgono i turisti a braccia aperte, pronti a far degustare vere prelibatezze e far sentire tutti a proprio agio. Andare a Napoli anche solo per un weekend significa ricaricarsi di gioia, felicità, passione e amore per la vita stessa. Si diceva che “vedi Napoli e poi muori”, nel senso che vedere Napoli è d’obbligo proprio perché ne vale assolutamente la pena. Immergiamoci quindi nei suggestivi scenari della città del sole, del mare e della vita.
Sommario
Napoli: un po di storia
Forse non molti sanno che il centro storico di Napoli è tutelato dal Patrimonio dell’Umanità UNESCO; fondata nel 470 a.C. dai Greci, Napoli è stata per lungo tempo una delle città portuali più importanti del Mediterraneo. Da qui si è diramata la cultura greca verso la società romana. Il Centro Storico di Napoli racchiude quindi tutta la storia della città, e qui è possibile riconoscere il passaggio di diverse culture e influenze provenienti da tutto il Mediterraneo. Napoli ha subito la dominazione dell’Impero Bizantino, dei Normanni e della dinastia Angioina, e la famiglia si estese fino ai sobborghi della città. Dopodiché vide due secoli di dominio spagnolo da parte degli Aragonesi, periodo in cui vennero realizzati i principali edifici oggi visibili nel centro storico, come il Palazzo Reale. Dopo un periodo asburgico Napoli divenne capitale del regno indipendente dei Borbone, in questo periodo il porto diventa più grande e anche i borghi godono di un periodo di splendore.
Tour di Napoli: Centro storico
Il centro storico di Napoli racchiude al suo interno il passaggio di tutta questa bellezza ricca di monumenti, musei, strade famose, e chiese.
Cappella di San Severo e Cristo Velato
Questo è solitamente uno dei luoghi che viene più visitato non appena si giunge a Napoli poiché al suo interno è possibile vedere un’opera straordinaria: il Cristo Velato. Quest’opera è molto affascinante e misteriosa, alcuni dicono che il velo di marmo che copre il Cristo sia un tessuto trasformato in roccia da il Principe San Severo che era un alchimista. L’effetto del velo è davvero sorprendente e frutto del talento scultoreo di Giuseppe Sanmartino. La cappella presenta altre opere macabre tutte da scoprire.
Spaccanapoli
Celeberrima in tutto il mondo, Spaccanapoli è l’arteria che taglia la città, partendo dai Quartieri Spagnoli a Forcella. Spaccanapoli attraverso la storia della città e camminando per questa strada è possibile vedere chiese e palazzi antichi e perdersi tra gli odori e gli stimoli di questa sorprendente città. Nella zona di Spaccanapoli troverete Via San Biagio dei Librai, un’altra strada da non perdere situata nel Decumano Inferiore. Ubicata nel cuore del capoluogo campano, via San Biagio dei Librai si dirama tra piazzetta Nilo e via Duomo e si tratta di una strada molto affascinante che da sola contiene l’anima stessa della città partenopea.
Un “rettilineo stretto e vociante” la definì lo scrittore Stanislao Nievo, e infatti questa strada richiama tutti gli appassionati di arte, storia e cultura, ma anche i curiosi che sostano al Bar Nilo, verso la fine della strada, per vedere con i propri occhi la Cappella Maradona, un altarino in cui viene conservata una ciocca dei capelli del calciatore tanto amato a Napoli, una reliquia davvero particolare.
San Gregorio Armeno
Se invece volete vedere un posto in cui è Natale tutto l’anno allora è il caso di camminare per San Gregorio Armeno. In questo quartiere i lavori per il presepe napoletano non si fermano mai e tutto sembra essere una preparazione a uno degli eventi più suggestivi dell’anno, quando migliaia di turisti si accalcano tra le bancarelle degli artigiani per fotografare e accaparrarsi i personaggi realizzati a mano. Nessun turista può definirsi tale se a Napoli non ha fatto visita a San Gregorio Armeno, dove troverà sicuramente una statuina da portare via con sé.
Via dei Tribunali
Nel Decumano Maggiore si trova invece un’altra via da percorrere chiamata Via dei Tribunali perché termina con il Castel Capuano che nel XVI secolo era infatti il palazzo di Giustizia fatto costruire da Don Pedro de Toledo. Anche questa strada attraversa tutta la città di Neapolis, ma questo vicolo non è soltanto un vicolo, ma un agglomerato di arte: lungo la strada è possibile vedere la Cappella Pio Monte della Misericordia che ospita al suo interno l’opera di Caravaggio “Le sette opere della Misericordia” insieme a tante altre opere di autori caravaggeschi. Mentre proseguendo sempre su questa strada si giunge all’imponente Duomo di Napoli.
Il Duomo e le reliquie di San Gennaro
La città di San Gennaro custodisce le reliquie del santo e ogni anno i cittadini festeggiano il suo miracolo con ardore e passione. All’interno del Duomo, infatti, è custodita l’ampolla contenente il sangue di San Gennaro nonché le ossa dello stesso. Questi oggetti vengono esposti ai fedeli tre volte l’anno, il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre, i giorni in cui si assiste al famoso miracolo in cui il sangue diventa liquido. Questo avvenimento è osannato da tutti i cittadini che si raccolgono per assistere al miracolo che ormai è una delle tradizioni più potenti della città, che va ben oltre la semplice devozione. Accanto al Duomo è anche possibile visitare il Museo di San Gennaro che raccoglie i tesori appartenuti al santo uomo.
Il Duomo di Napoli è invece la Cattedrale di Santa Maria Assunta e presenta al suo interno diverse Cappelle appartenute a potenti famiglie della città che hanno commissionato opere agli artisti del tempo. Il Duomo è stato costruito per volere del re Costantino I, dopo lo Scisma d’Oriente, nell’area in cui si trovava il Tempio di Apollo.
Chiostro di Santa Chiara
Il centro storico di Napoli è una sorpresa dopo l’altra perché ecco che dietro l’angolo sbuca uno dei Chiostri più straordinari d’Italia, quello dedicato a Santa Chiara. Il Chiostro attira moltissimi visitatori e turisti per le sue caratteristiche decorazioni in maiolica, eleganti e sinonimo di bellezza assoluta. Il Chiostro è stato realizzato da Domenico Antonio Vaccaro intorno al 1739, ed è la combinazione perfetta tra arte, bellezza e spiritualità che merita di essere vista una volta nella vita.
Chiesa del Gesù Nuovo
Il Palazzo Reale
Uno degli edifici più imponenti della città che domina la Piazza del Plebiscito è il Palazzo Reale, edificato per volere del viceré Fernando Ruiz de Castro conte di Lemos su progetto di Domenico Fontana nel 1600. A realizzare le decorazioni fu invece Luigi Vanvitelli nel Settecento e, a seguito di un incendio, venne restaurato nell’Ottocento da Gaetano Genovese. La visita a Palazzo Reale potrà prendere del tempo della vostra gita a Napoli, ma ne vale davvero la pena. All’ingresso potrete ammirare lo scalone monumentale, le magnifiche decorazioni e salire al piano nobile con le bellissime sale decorate e affrescate, fino a giungere all’ampia Cappella Palatina e al suggestivo giardino pensile in grado di donare un panorama unico al mondo.
Murales di San Gennaro di Jorit Agoch
Il titolo di quest’opera è Gennaro ed è stata realizzata dallo street artist di fama mondiale Jorit. Il murale è alto 15 metri e si può trovare nel quartiere Forcella di Napoli. Si tratta di un’opera d’arte che ha ricevuto il patrocinio dell’assessorato del Comune di Napoli proprio per omaggiare il simbolo della città da un punto di vista giovanile e innovativo. Il gigantesco volto del santo è in realtà preso da un amico di Jorit che ha detto appunto di ispirarsi alle persone del popolo. Il murale si trova su un palazzo a Piazza Crocelle ai Mannesi, proprio accanto alla Chiesa di San Giorgio Maggiore e poco distante dal Duomo di Napoli.
Maschio Angioino
Il vero nome di questa imponente fortezza è Castel Nuovo ed è il simbolo del potere regale della famiglia d’Angiò. Si chiama Maschio perché deriva da Mastio, che designa appunto le torri principali, mentre Angioino per la provenienza dinastica. Il castello presenta ben cinque torri a ognuna delle quali è assegnato un nome. L’arco trionfale voluto da Alfonso D’Aragona collega la Torre di Mezzo e la Torre di Guardia, ed è realizzato in marmo con tante decorazioni ispirate all’arco di trionfo romano. Questo particolare rende il Maschio Angioino uno dei capolavori del Rinascimento Napoletano. Oggi il Maschio Angioino ospita il Museo Civico di Napoli, e d’estate si apre a eventi culturali e tanti spettacoli da non perdere.
Napoli sotterranea
Tutto quello che abbiamo visto finora è solo una piccola parte di quello che c’è da vedere, il resto si nasconde sotto terra. Sì, perché nel ventre di Napoli si possono ammirare degli anfratti, delle grotte e dei cunicoli che sono il simbolo di una vita parallela a quella in superficie. La Napoli Sotterranea ha rappresentato un rifugio per i cittadini durante i bombardamenti della guerra, ma è stata anche una fonte di acqua, una fogna e un luogo dove le persone malfamate si nascondevano, insomma, un teatro di vita anche sotto terra. Oggi è possibile visitare dei percorsi che attraversano l’acquedotto greco-romano, dove potrete vedere i rifugi antiaerei e il Museo della Guerra e gli orti sotterranei. Nella Napoli sotterranea non manca anche il passaggio tra il Palazzo Reale e Piazza Vittoria denominato Galleria Borbonica. Anche la Galleria ha svolto il ruolo di rifugio antiaereo e deposito giudiziario.
Metro Toledo
La metropolitana di Napoli è una delle più belle al mondo per questo è diventata una dei punti focali della città. Sono diverse le stazioni metro che sono inserite tra le cose da vedere assolutamente a Napoli, tanto che alcune di queste sono definite un vero e proprio museo d’arte dislocato nella città e accessibile a tutti. In particolare merita una visita la stazione metro di Toledo, considerata da molti la stazione più bella d’Europa: a decorare questo luogo vi è l’opera Relative light di Robert Wilson in cui avvengono giochi di luce sensazionali che virano nella gamma cromatica dell’azzurro. Le opere da ammirare nelle stazioni metropolitane di Napoli sono davvero tante e provengono da artisti da ogni parte del mondo e tutte al prezzo del biglietto metro!
Lungomare Caracciolo
Questo è il nome del Lungomare di Napoli, una delle passeggiate più suggestive che potrete fare. Questo luogo è amato e molto frequentato da cittadini e turisti che si raccolgono qui nelle giornate di sole ad ammirare lo spettacolo della città che si affaccia sul mare. Il Lungomare Caracciolo è un percorso di 3 chilometri che si può fare a piedi, in bici, da soli o in famiglia, ed è uno dei Lungomare più belli al mondo. Qui potrete vedere il Vesuvio, intravedere l’isola di Capri, passare vicino al Castel dell’Ovo e il promontorio di Posillipo.
Castel dell’Ovo
Il Castel dell’Ovo sorge sull’antico isolotto di Megaride e erge solitario e romantico sullo sfondo del mare. Si chiama in questo modo perché si ritiene che il suo destino sia collegato all’integrità di un uovo custodito con cura nei sotterranei dello stesso castello, oppure altre leggende ritengono che il nome sia collegato alla sirena Partenope, spiaggiata sull’isolotto di Megaride. Si può salire sulla parte alta del castello per ammirare il panorama dall’alto.
La Galleria Umberto I
Uno spettacolo straordinario lo regala invece questa galleria che troverete vicino ai luoghi più importanti della città. Questa Galleria è stata costruita in soli 3 anni ed è lunga 147 metri, larga 15 e alta 34 e mezzo con il vertice della cupola centrale di ben 57 metri. Un capolavoro di architettura urbanistica moderna, realizzata alla fine dell’Ottocento e dedicata al Re Umberto I d’Italia per gli sforzi da lui attuati per attenuare l’epidemia di colera che colpì la città. Potrete accedere alla galleria dall’ingresso principale a Via San Carlo, dove si possono ammirare la quattro statue di marmo che rappresentano Europa, Asia, Africa e America. All’interno della Galleria Umberto I troverete diverse statue, colonne, archi e finestre, nonché tanti locali commerciali adatti a tutti i gusti: la nobiltà e gli intellettuali napoletani si ritrovavano proprio nella galleria a discutere di politica, società e molto altro. La galleria ha quindi rappresentato un luogo di vita e di incontro per lungo tempo e ancora oggi è considerato un punto focale della vita comunitaria della città, oltre che una bellissima opera d’arte.
Quartieri Spagnoli
Uno dei luoghi più caratteristici di Napoli, quella vera, sono i quartieri spagnoli: qui è possibile vedere la Napoli autentica e anche se per lungo tempo questi furono luoghi malfamati, oggi sono tutt’altra cosa e attraggono moltissimi turisti. Qui potrete scattare delle foto mozzafiato dei vicoli stretti e dei panni stesi ad asciugare dai balconi, che hanno un qualcosa di poetico e unico. Inoltre, passeggiando per questi vicoli è possibile incontrare un grande murales dedicato all’altra figura cardine della città: Diego Armando Maradona. Il murale si trova in via Emanuele de Deo numero 60: il dipinto è situato su un palazzo a 6 piani ed è stato realizzato nel 1990 da Mario Filardi quando il Napoli vinse il secondo scudetto grazie alle prodezze del grande calciatore. All’inaugurazione del disegno ci fu una grande festa con fuochi, anche perché il dipinto era stato realizzato grazie a una colletta del quartiere.
Rione Sanità
Questo quartiere di Napoli è un agglomerato di arte unica al mondo. Questa valle era un tempo luogo di sepoltura greco-romana, e si trova ai piedi della collina di Capodimonte. Il suo sviluppo ebbe inizio nel XVII secolo con la Basilica di Santa Maria della Sanità, dalla quale prende il nome e poi le strade del quartiere divennero il passaggio della famiglia reale che dal centro della città dovevano raggiungere la Reggia di Capodimonte. Dato che il percorso risultava particolarmente tortuoso si costruì il famoso Ponte della Sanità. Dopo un lungo periodo in cui il quartiere venne tagliato fuori dalla città, il Rione ha subito una riqualificazione notevole e sono tante le cose da poter vedere in questo quartiere. Qui si trova per esempio, al civico 109 di via Santa Maria Antesaecula, la casa in cui è nato Totò, che però non è visitabile ma anche solo passare davanti al luogo in cui è nato il grande artista è una bella emozione. Da non perdere è invece il Palazzo dello Spagnuolo o palazzo Moscati, un palazzo monumentale dall’architettura assolutamente straordinaria e uno dei più belli della città partenopea.
Si trova in Via dei Vergini 19 e venne costruito da Ferdinando Sanfelice: il Marchese Moscati divenne il proprietario di due palazzi molto vicini e decise quindi di unirli per creare una casa molto sfarzosa per la sua famiglia. Nell’Ottocento il palazzo venne acquistato da un certo don Tommaso Atienza, chiamato appunto lo Spagnolo che decise di apportare alcune modifiche, ampliando il lato destro e decorando i soffitti. Il Palazzo divenne un monumento nazionale e oggi gli appartamenti superiori appartengono alla Regione Campania.
Piazza del Plebiscito
Questa è una delle piazze più belle d’Italia e si trova nel cuore della città tra il lungomare e la storica via Toledo. La piazza è circondata da edifici fantastici come la Basilica di San Francesco di Paola, il Palazzo Reale, il Palazzo della Prefettura e il Palazzo Salerno. La Piazza è davvero enorme e si possono ammirare le statue equestri di Carlo III di Borbone e il figlio Ferdinando I realizzate dal Canova e dal suo allievo Antonio Calì. La Basilica di San Francesco di Paolo è uno dei più importanti esempi di architettura neoclassica di Napoli costruita nell’Ottocento: il colonnato si ispira a quello di Piazza San Pietro a Roma con rimandi al Pantheon, un vero capolavoro.
Da non perdere
I corni rossi portafortuna e Pulcinella
Piazza S. Domenico Maggiore 14/15 dove potete farsi un bel selfie davanti ad un corno rosso gigante
I murales di Maradona e Che Guevara realizzati da Jorit
Si chiama Il Maradona di San Giovanni ed è un’opera di Jorit Agoch, l’artista napoletano di origini olandesi che lo realizzò nel 2017 sui muri delle case popolari di via Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio. L’opera è maestosa e splendida, Maradona ha uno sguardo deciso e una folta barba. Questo murale, come quello di Che Guevara, ha avuto una rilevanza mondiale e persino Diego Armando Maradona rimase contento del maxi murale e postò su Facebook la foto con scritto: “Grazie Jorit! Grazie Napoli! Noi siamo una Tribù Umana! I segni rossi sul viso simboleggiano questo concetto”.
Un bellissimo ritratto di Ernesto Che Guevara sempre ad opera di Jorit si trova sempre sui muri di via Taverna del Ferro, a Napoli Est. I murales di Jorit sono un vero e proprio capolavoro di arte moderna che si inscrive all’interno della vita popolare dei cittadini napoletani toccando temi comuni a tutti, a tutta l’umanità.
Cosa mangiare a Napoli: i piatti tipici
Non si può andare a Napoli senza aver assaggiato queste prelibatezze:
- Le sfogliatelle, un dolce tipico della pasticceria napoletana, e può essere riccia o frolla, si presenta a forma di conchiglia ripiene di semola, ricotta, canditi, latte, uova e zucchero.
- I babà sono invece dei dolcetti lievitati a forma di fungo e molto semplici, realizzati con farina lievito di birra, uova, zucchero e burro, che vengono intrisi in una salsa al rum. Sono una prelibatezza imperdibile e adatta ai palati più raffinati.
- La pizza napoletana sottile e dal bordo alto, un vero capolavoro di arte culinaria, la pizza napoletana è famosa in tutto il mondo, dal gusto intenso a facile da digerire.
- La pizza fritta o montanara, è un impasto di pizza che viene servito con una salsa di pomodoro fresco e il parmigiano; a volte possono essere anche farcite con salumi e formaggi tipici.
- Il caffè, perché come si fa a Napoli, il caffè non si trova da nessun’altra parte del mondo!
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Marianna
Ciao Laura, ti segnalo anche la Chiesa di San Gregorio Armeno! Davvero meravigliosa, una vera oasi di pace a due passi dal caos della via dei presepi!
laura
ciao, grazie mille ..la inserirò al più presto nell’articolo…
Paola
Consigli super utili! Appena il mio compagno avrà le ferie, penso proprio di fargli una sorpresa e portarlo a Napoli! In un weekend spero davvero di vedere quante più cose possibili!
laura
Napoli è bellissima…